Quanti libri che promettono la perdita di peso vengono pubblicati ogni anno? Decine e decine, da quelli più miracolosi a quelli più tecnici, libri per addetti ai lavori e libri per il pubblico. Come districarsi in questo groviglio di proposte?

Purtroppo la maggior parte delle volte non siamo in presenza di materiale di buona qualità, ma di puro marketing. La maggior parte delle volte, però, non vuol dire tutte le volte: qua e là qualche ottimo libro viene pubblicato. Di solito sono libri scritti da professionisti della nutrizione (biologi, medici, dietisti) e sono corredati dall’indicazione delle fonti bibliografiche di cui si sono serviti.

Un ottimo esempio è La Dieta Persona, edito da tre60. L’autrice è la dott.ssa Tiziana Stallone: Biologa Nutrizionista di Roma, conosciuta da molti per la sua partecipazione a programmi TV e radio e da noi Biologi come Presidente della nostra cassa di previdenza, l’Enpab.

La sua esperienza sul campo, svolta in uno studio associato psichiatrico e nutrizionale, e la sua spiccata empatia l’hanno portata a individuare quattro profili psicologici rispetto al rapporto con il cibo: il mangiatore malinconico, quello compulsivo, l’edonista e il mangiatore sociale. Nel libro ne vengono dettagliate le caratteristiche e vengono dati molti suggerimenti su come gestire la dieta nei vari casi.

Mi è piaciuto molto perché, prima di scendere nel dettaglio dei vari profili psicologici, troviamo una bella trattazione di una serie di problematiche che ci portano all’aumento di peso e al (non) controllo della fame. Come scrive Tiziana e come dico anch’io da sempre, il primo passo è la consapevolezza.

Sapere perché ci accadono certe cose, perché abbiamo certe reazioni di fronte al cibo è il primo fondamentale requisito per poter attuare un vero cambiamento sul nostro stile di vita. Non per niente le mie visite sono molto lunghe: è importante far capire il perché delle mie proposte, non possono cadere dall’alto come se fossi l’unica ad avere la verità in tasca (che, come tutti, ovviamente non ho).

Mi è piaciuta meno l’indicazione di un menù d’esempio per ogni profilo, perché si rischia di fare un po’ di tutta l’erba un fascio, anche se chiaramente non è l’intenzione dell’autrice.

Consiglio quindi questo libro non a tutti coloro che vogliono perdere peso, ma a tutti coloro che vogliono farlo in modo consapevole, riflettendo sulle dinamiche fisiologiche del nostro corpo.

Perché “La dieta che funziona è quella che si riesce a fare”.