Come posso aiutarti…
Perché chiedere aiuto ad un professionista quando ognuno di noi mangia ogni giorno, più volte al giorno, da quando è nato? Non saremo forse in grado di capire da soli cosa ci fa del bene e cosa ci fa del male?
Il cibo non è solo carburante e noi non siamo caldaie: gli alimenti sono ricchi di informazioni chimiche che dialogano con il nostro organismo. Non è un percorso facile: come ci dice Pavese, la difficoltà non sta nelle grandi sfide, ma nell’impegno quotidiano, che può essere logorante. Il professionista è colui che ci aiuta nel percorso verso un’alimentazione migliore e più consapevole, un bastone da passeggio sul quale appoggiarci quando il terreno si fa insidioso: in due si fatica di meno.
Il percorso di EDUCAZIONE ALIMENTARE
Il percorso di educazione alimentare è personalizzato: è fondamentale rispettare esigenze fisiche (sesso, età, corporatura…), patologiche (eventuali malattie o disturbi, allergie…), psicologiche (difficoltà a gestire tanti cambiamenti tutti insieme o. al contrario, necessità di ripartire…), pratiche (poco tempo per cucinare, turni di lavoro, pasti fuori casa…) senza dimenticare gusti e disgusti personali.
La prima visita si compone di una intervista su stato di salute attuale e pregresso (in caso di patologie si richiede documentazione medica che le attesti: esami o visite specialistiche, ad esempio), attuali abitudini alimentari e al movimento, famigliarità per alcune patologie.
Segue quindi una parte di misurazioni: altezza, peso, circonferenze (vita, fianchi e polso) e analisi impedenziometrica (mediante BIA 101 Akern).
L’impedenziometria permette di valutare lo stato di idratazione del corpo (è corretto o siamo in presenza di disidratazione? c’è ritenzione idrica?) e di stimare la composizione corporea (massa grassa e massa magra): il peso totale, infatti, può essere poco indicativo. Quando il muscolo aumenta il peso sale, ma si tratta di un incremento positivo. Il vero dimagrimento è dato dalla diminuzione di massa grassa… vogliamo dimagrire, non deperire!!
In caso di patologie e in generale durante i cambiamenti alimentari è bene monitorare composizione corporea ed idratazione per verificare la progressione del percorso.