Da due settimane ormai siamo tutti costretti alla quarantena e la rete si riempie di consigli di tutti i tipi per resistere alla noia: come mangiare? Quale attività fisica svolgere? Come intrattenersi? Le 10 serie di Netflix consigliate in isolamento… Tutto molto bello, MA…

Chi pensa a tutte quelle persone che hanno visto ridursi, se non addirittura annullarsi, il proprio tempo libero? Non mi riferisco solo al personale sanitario (medici, infermieri, OSS… ma ricordiamoci anche dei biologi: chi credete che analizzi tutti quei tamponi in laboratorio giorno e notte?): penso ad esempio a tutti quei genitori che, come me, hanno bambini piccoli privi di autonomia e si sono visti tagliare ogni aiuto, dalle scuole chiuse ai nonni che giustamente vengono tenuti lontano da possibili fonti di contagio. Penso a chi sta continuando a lavorare sia in azienda/ufficio sia da remoto, destreggiandosi tra figli, casa, riunioni straordinarie per evitare che le aziende vadano a rotoli. A chi ha parenti anziani da accudire e non ha l’aiuto di una badante. E mi scuso con tutti quelli che ho dimenticato nel mio breve e non esaustivo elenco.

Per tutte queste persone la noia diventa un’utopia, un miraggio. All’ansia e alla preoccupazione che abbiamo tutti, si aggiunge tanta stanchezza fisica e mentale: altroché workout online!

E’ proprio a voi che voglio scrivere, perché in tutto questo caos sicuramente la sana alimentazione trova posto in ultima fila, o forse non lo trova affatto. Ed è un peccato, perché il nostro organismo richiede attenzioni per poter essere forte contro i nemici.

Da anni ormai i più rigorosi studi scientifici affermano che il sistema immunitario e la salute intestinale sono legati indissolubilmente. Il nostro intestino, sia nella parte di cellule umane, sia nella parte di microbiota, dipende fortemente da ciò che mangiamo. Per questo vorrei darvi alcuni consigli, per mantenere il più possibile un equilibrio alimentare quando il tempo per spadellare manca.

Innanzitutto cercate di mantenere una regolarità nell’orario dei pasti e nella loro struttura. Questo non sarà possibile per tutti, chi lavora in ospedale ad esempio lo sa bene, ma fate il possibile per non snaturare la vostra quotidianità alimentare. Le abitudini, i rituali, rasserenano e danno sicurezza non solo ai bambini, ma anche a noi adulti.

In secondo luogo, aumentate il più possibile il consumo di vegetali: se non siete abituati, fatelo gradualmente per evitare fastidiosi gonfiori addominali. “Ma serve molto tempo per cucinare la verdura…” mi direte: la buona notizia è che i massimi vantaggi si hanno con il consumo a crudo. Se a questo uniamo un tepore anticipato che porta sui banchi del mercato verdure nettamente primaverili e le ottime proprietà dell’olio extravergine di oliva, il pinzimonio è servito! Usatelo come antipasto o come contorno, mangiate insalate miste e soprattutto variate molto.

Ricordatevi che anche la verdura cotta a vapore è abbastanza rapida da cucinare, soprattutto se scegliete quella veloce da pulire, come broccoli, cavolfiori e asparagi.

Ma ricordatevi anche dei legumi: utilizzateli spesso al posto delle proteine animali, non solo in minestra o insalata. Potete preparare polpette (anche in quantità, da congelare), hummus e farinata (entrambi pronti in 15 minuti). Prediligete quelli secchi, che si possono far bollire in abbondanza e congelare in porzioni (sia l’ammollo che la bollitura non richiedono assistenza, potete tranquillamente farli mentre guardate una delle 10 serie di Netflix consigliate in isolamento). Non dimentichiamo infine che sono alimenti economici rispetto alle proteine animali.

Manteniamo comunque anche il consumo di proteine animali, riducendole in frequenza per aumentarne la qualità. Riduciamo drasticamente formaggi e affettati: è vero, sono molto comodi, ma anche le uova sono rapide da preparare e sono molto più sane!

Se la pasta risulta comoda da preparare, scegliamola integrale e variamo i cereali da cui deriva. Ma sfruttiamo anche la pentola a pressione per ridurre il tempo di cottura dei cereali in chicchi. Variamo anche il tipo di pane che portiamo a tavola, evitando i suoi sostituti: se abbiamo problemi di approvvigionamento, congeliamolo a fette per averlo sempre fresco.

Inseriamo la frutta secca, ricca di acidi grassi essenziali utili per le nostre membrane cellulari: uno spuntino sempre pronto, non sporca, non sbriciola e può essere infilato in qualsiasi tasca.

Infine sfruttiamo un momento di pausa per cucinare un po’ di più e giocare con gli avanzi nei pasti successivi, quando avremo meno tempo: un secondo piatto può tranquillamente diventare il condimento di un primo piatto, ad esempio. Ricordiamoci della presenza del congelatore e utilizziamolo al meglio per condimenti per la pasta o il riso, polpette di carne o pesce o legumi, minestre…

E il dolce? Cerchiamo di preferire la frutta fresca, senza però stressarci anche su questo punto: i dolciumi non ci aiutano, soprattutto se di qualità scadente. Ma concediamoceli ogni tanto, scegliendoli bene (uno su tutti il cioccolato fondente) e gustandoceli con calma e serenità.

Tornerà il tempo dei sontuosi pasti in famiglia o tra gli amici, nel frattempo aiutiamoci con pasti veloci… e tranquilli, prima o poi riapriranno anche le scuole!